“Nei primi due set - spiega il campione brasiliano - eravamo troppo tesi, nervosi, credo sia stato questo il motivo che ha portato la squadra ad incontrare qualche difficoltà di troppo nell’esprimere bene il suo gioco. Nei parziali successivi, invece, siamo andati nettamente meglio: benissimo a muro, ma anche in difesa. In ogni caso, nella semifinale con Modena possiamo e dobbiamo migliorarci ancora di più. Quella emiliana è una squadra fortissima, contro la quale non possiamo permetterci di commettere gli stessi errori fatti con Trento. In Regular Season i modenesi ci hanno battuto, ma sostanzialmente è stata una partita molto equilibrata: insomma, hanno vinto 3-2, e se non avessimo perso la testa nel finale il risultato avrebbe sicuramente sorriso a noi. La carta vincente per la semifinale sarà la tranquillità. Si affronteranno due grandi squadre, il risultato è impronosticabile: direi in assoluto che entrambe hanno il 50% di possibilità di passare il turno”.
Infine, Nalbert spiega il motivo della sua vivace esultanza sfoderata in un particolare frangente della gara di ieri, esultanza che ha scatenato le ire di molti tifosi trentini presenti sugli spalti. “Avevo attaccato tre o quattro palloni consecutivi senza riuscire a metterli a terra, e quando ci sono riuscito ho esploso tutta rabbia che avevo in corpo. Mi dispiace che alcuni spettatori se la siano presa per l’urlaccio che ho tirato fuori, ma vi assicuro che non mi rivolgevo affatto a loro: è stato un pubblico festoso e correttissimo, di quelli che vorresti veder sempre ad una partita di pallavolo”.