da "Il Resto Del Carlino":
Lettarelmente inavvicinabile durante le fasi calde di mercato, Fabio Giulianelli si sfoga quando la «sua» Lube è cosa fatta. «Avevamo un progetto all'inizio — esordisce il patron biancorosso — e anche se le tentazioni e le pressioni sono state tante, siamo riusciti a mantenere le nostre linee guida per la prossima stagione nonostante tutto quello che è successo».
E sarebbe?
«Un mercato schifoso che vive e vegeta esclusivamente per interessi privati. Ci sono stati giocatori che seppure sotto contratto trattano in proprio e procuratori che se ne infischiano dei giocatori e pretendono di fare le squadre decidendo il futuro dei loro assistiti».
Si riferisce a Savani?
«Non solo. Per lui avevamo avuto tante pressioni e abbiamo fatto un'offerta che sicuramente era troppo alta rispetto al valore reale ma siccome ci serviva un martello italiano eravamo disposti a fare sacrifici. Ebbene il presidente del Montichiari e lo stesso Peja lo vogliono a Trento che sono sicuro non offre la stessa cifra che avevamo proposto noi».
Mercato assurdo ma ne siete usciti molto bene. Vero?
«Sicuramente e grazie a Recine che è stato bravo e anche caparbio in certi momenti nel cercare e trovare il bandolo della matassa.».
I cosiddetti senatori se ne sono andati. Rimpianti?
«Finalmente. Ora c'è una squadra “spurgata” da eccessi di protagonismo».
Neanche per Wijsmans?
«Wout non meritava di stare a Macerata».
Cosa rappresenta Vullo nella Lube futura?
«Una certezza. In squadra ci vuole qualcuno con un certo carattere».
Quindi le piace la nuova Lube.
«Molto. Si può definire una squadra umile ma sicuramente metterà in mostra un carattere incredibile».
Come ha convinto Bracci a rimanere?
«Era libero di andar via ma quando ha capito che stavamo lavorando bene ha creduto nel nuovo progetto si è detto felicissimo di restare per giocare ancora ad altissimo livello».
(Augusto Serrani)