Il centrale serbo, che compie domani 31 anni, sta lavorando sodo per recuperare al più presto dall’infortunio alla caviglia rimediato dieci giorni fa nella semifinale del torneo di qualificazione olimpica andato in scena in Turchia. “Si è trattato di una brutta distorsione – spiega Andrija, che lunedì prossimo inconterà insieme all’addetto stampa Marco Tentella gli studenti di medie e superiori dell’Istituto Salesiano di Macerata – che dunque ha bisogno dei suoi tempi per essere recuperata appieno. Io sto cercando di accelerarli al massimo, perché il campo comunque già mi manca moltissimo: sto svolgendo quotidianamente un gran lavoro con i pesi, e poi piscina e terapie, sempre assistito dall’ottimo staff medico della società. Sto trascorrendo le intere giornate con il fisioterapista Davd Diaz Cueli, ed i risultati si vedono: questo fine settimana dovrei già riprendere a correre”. La sofferenza per l’infortunio è stata naturalmente alleviata dal pass olimpico strappato con la sua Serbia: “Sarà la mia quarta olimpiade - precisa il giocatore di Novi Sad, bronzo ad Atlanta 1996 e Oro a Sydney 2000 – e sono stra-felice di potervi prendere parte: è un sogno che si realizza. Prima di pensare a Pechino, però, ci sono gli importanti impegni con la Lube Banca Marche. Siamo un gruppo nuovo ma già affiatatissimo, abbiamo tutte le carte in regole per fare bene e toglierci delle soddisfazioni”.
La squadra biancorossa, nel frattempo, pur senza di lui è riuscita a conquistare due ottime vittorie, con Montichiari e Modena. “La rosa di cui dispone il nostro allenatore – dice ancora Geric – è di grande qualità in ogni ruolo, e la gara con Modena ne è stato un ulteriore esempio concreto; per quanto riguarda i centrali, in particolare, non scopriamo certamente niente di nuovo visto che Rodrigao e Lebl sono dei campioni assoluti. Quella di lunedì sera è stata una vittoria importante ed utile per il futuro, arrivata grazie alla maggiore continuità fatta registrare rispetto all’avversario. Una partita, lasciatemelo dire, che oltre alla buona prova corale della squadra, specie dal punto di vista del carattere, ha messo in vetrina davvero un grandissimo, strepitoso Valerio Vermiglio…”.