GLI ALTRI RISULTATI DELLA 12ª GIORNATA
ANDREOLI LATINA - CMC RAVENNA 2-3 (19-25, 25-16, 17-25, 25-19, 12-15) - ANDREOLI LATINA: Rivera Caamano 19, Pantaleon, Gitto 10, Sottile 1, Jarosz 19, De Pandis (L), Guemart, Troy 1, Diachkov 17, Cester 10, Fragkos. Non entrati Tailli, Galabinov. All. Prandi. CMC RAVENNA: Mengozzi 10, Leonardi, Corvetta 3, Sirri 10, Tabanelli (L), Verhanneman, Plesko 1, Moro 20, Brunner 6, Roberts 18. Non entrati Bendandi, Gallosti, Gruszka. All. Babini. ARBITRI: Piersanti, Ravallese. NOTE - Spettatori 543, incasso 3435, durata set: 23', 25', 22', 28', 19'; tot: 117'.
Nella giornata più triste della Top Volley per la scomparsa del Direttore Generale Roberto Rondoni, si è iniziata la gara con la CMC Ravenna formazione in cui ha militato per anni Vigor Bovolenta. Ravenna si prende la terza vittoria stagionale dimostrando di onorare il campionato per l’Andreoli la terza sconfitta consecutiva al tiebreak
Il primo set si apre in equilibrio ma sono gli ospiti a fare il primo allungo sul 13-17 per poi chiudere il set sul 19-25. L’Andreoli inizia il secondo set con un altro rtmo e si porta subito avanti 7-3 costringendo Babini a chiamare tempo, dopo una tiepida reazione ospite (10-8) Jarosz prende in mano la squadre e la porta a chiudere sul 25-16. è Roberts al servizio a sbloccare il terzo set con tre ace per il 4-7, poi ci pensa Moro con due ace consecutivi, 9-16 per poi chiudere su 17-25. Quarto set con l’Andreoli subito sull’8-4 che incrementa sull’16-11 e chiude sul 25-19. Tiebreak con Roberts protagonista che porta i suoi sul 2-7, Latina recupera fino al 12-13 ma alla fine perde 12-15.
Daniele Sottile (Andreoli Latina): “Non siamo entrati in campo molto motivati per svariati motivi. Ci dobbiamo accontentare di questo punto conquistato e cercare di mantenere questa posizione, come all’andata è possibile tutto a Trento. Certo iniziare i Play Off nelle posizioni di rincalzo non è il massimo, quindi dobbiamo cercare di chiudere ottavi”.
Stefano Moro (CMC Ravenna): “Noi ce l’abbiamo messa tutta per onorare il Campionato, ora ci attende l’ultima gara in casa con Belluno. È un brutto weekend per la pallavolo, sia per i tifosi di Latina che hanno perso un dirigente, una guida, ma anche noi di Ravenna che conoscevamo bene Vigor”.
ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO - FIDIA PADOVA 0-3 (23-25, 23-25, 21-25) - ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO: Creus Larry 10, Rauwerdink 4, Patak 11, Mc Kibbin 3, Cozzi, Finazzi 6, Giovi (L), Sammelvuo, Urnaut 13. Non entrati Petkovic, Tholse, Lo Bianco. All. Held. FIDIA PADOVA: Garghella (L), Schwarz 13, Gonzalez 3, Tiberti, Cricca 4, Koshikawa, De Marchi 20, Simeonov 17, Hein, Semenzato 6, Zingaro (L). Non entrati Giannotti, Rosso. All. Montagnani. ARBITRI: La Micela, Boris. NOTE - durata set: 29', 31', 32'; tot: 92'.
La dodicesima giornata del girone di ritorno di Serie A1 Sustenium si è aperta al Palakemon con il minuto di silenzio per ricordare Vigor Bovolenta, centrale ex nazionale che per due anni ha vestito anche la maglia del club guidato dal Presidente Claudio Sciurpa, Roberto Rondoni, Direttore Generale di Latina Volley, Carlo Facchetti, Presidente Fipav Gorizia ed ex arbitro internazionale ed il sergente Michele Silvestri, che ha perso la vita nell'attentato di ieri in Afghanistan. Il match tra Energy Resources San Giustino e Fidia Padova finisce con la netta vittoria per 3 a 0 degli ospiti che meritatamente mettono in classifica tre punti che consentono loro di portarsi ad una sola lunghezza dagli altotiberini mantenendo aperta la lotta per la salvezza. Nel primo parziale la Energy Resources, quasi sempre in vantaggio, si fa raggiungere a quota 19 dalla Fidia Padova che, trascinata da un incontenibile De Marchi, si porta in vantaggio. Nel secondo parziale è San Giustino a fare la partita per gran parte del set ma dilapida i tre punti di vantaggio consentendo ad una più attenta ed incisiva Padova di vincere anche questo parziale. Nel terzo set sono gli ospiti a condurre dall'inizio alla fine. De Marchi, MVP dell'incontro, è il vero mattatore della serata: mette a terra 20 palloni vincenti. Alla Energy Resources sono completamente mancati gli attaccanti e, soprattutto, l'atteggiamento delle ultime partita che aveva consentito loro di risalire la china. Per San Giustino è tutto rimandato all'ultima partita del campionato: la sfida con Piacenza segnerà il destino degli altotiberini che oggi hanno fatto di tutto per complicarsi la vita.
Claudio Sciurpa (Presidente Energy Resources San Giustino): “Credo proprio che i giocatori siano entrati in campo pensando di aver già vinto la partita. L'approccio è stato sbagliato; Rauwerdink ed Urnaut hanno giocato malissimo. Sembrava stessero facendo un allenamento. Non ha vinto Padova, abbiamo perso noi. Ci siamo complicati la vita”.
Sebastian Schwarz (Fidia Padova): “E' stata una vittoria importante quella di oggi, ma noi già pensiamo al match di domenica contro Roma, è una finale ma se giochiamo bene come oggi vinciamo”.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO - COPRA ELIOR PIACENZA 2-3 (25-20, 34-32, 23-25, 15-25, 15-17) - BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Mastrangelo 8, Henno (L), Ngapeth 18, Fortunato 8, Wijsmans 21, Vissotto Neves 23, Grbic 2, Caceres 1, Patriarca. Non entrati Van Lankvelt, Rossi, Pieri, Baranowicz. All. Placì. COPRA ELIOR PIACENZA: Marra (L), Kral 7, Papi 11, Nikolov 24, Massari, Kampa 3, Zlatanov 34, Holt 1, Tencati 13. Non entrati Sidibé, Zhekov, De Oliveira, Binaghi. All. Monti. ARBITRI: Ippoliti, Cerquoni. NOTE - Spettatori 3600, incasso 15000, durata set: 24', 37', 27', 20', 20'; tot: 128'.
Al PalaBreBanca il match tra Bre Banca Lannutti e Copra Piacenza si apre in un silenzio surreale, dopo il minuto di raccoglimento delle due squadre intorno alla maglia di Vigor Bovolenta, prematuramente scomparso ieri, colpito da un malore proprio durante una partita. Tanta commozione in campo, la stessa da una parte e dall’altra della rete, che il fischio d’inizio del direttore di gara non basta a sciogliere. La Copra Piacenza si aggiudica un match in completa rimonta, capovolgendo il 2-0 su cui si era portato Cuneo e vincendo al tie-break. Cuneo manca così l’aggancio a Macerata, sconfitta per 3-1 da Belluno e resta a una lunghezza.
Cuneo scende in campo con la formazione titolare, con Grbic in palleggio e Vissotto opposto, Wijsmans e Ngapeth in posto quattro, Mastrangelo e Fortunato al centro, Henno libero. Il tecnico piacentino Luca Monti risponde con Kampa in palleggio, Nikolov opposto, Papi e Zlatanov a schiacciare, Holt e Tencati al centro, Marra libero. Per Vladimir Nikolov, che a Cuneo ha giocato dal 2008 alla scorsa stagione, al momento di entrare in campo è una standing ovation di tutto il PalaBreBanca.
Nella prima frazione i ragazzi di Placì trovano un break pesante già nelle fasi iniziali e con un turno al servizio si Ngapeth (due ace) si portano sul 10-5. Piacenza riesca a rientrare fino a -1 nel corso della frazione, ma la Bre Lannutti resta sempre avanti e gestisce bene il vantaggio, chiudendo 25-20. Seconda frazione con Piacenza che si porta in vantaggio e conduce per metà set, quando la Bre Banca Lannutti con due muri consecutivi ribalta la situazione e va in vantaggio al secondo time out tecnico (16-15). Con un Nikolov cresciuto in attacco dal 27% al 67% e i cuneesi trascinati da Vissotto e Wijsmans (77% e 70%, con 10 e 7 punti nel secondo set), le due formazioni si mantengono in sostanziale equilibrio. Sul finale si assiste ad un braccio di ferro infinito, con la formazione di Placì che chiude il set sul 34-32, al settimo set ball a sua disposizione, dopo che Piacenza ne aveva avuti a sua disposizione 3. Gli uomini di Monti accorciano le distanze aggiudicandosi il terzo set con un colpo di coda sul finale, dopo che Cuneo era riuscita a restare avanti di un punto per quasi tutta la frazione. Piacenza trova il vantaggio sul 22-23 e va a chiudere con il primo set ball, sul 23-25 con Vladimir Nikolov. Poi Cuneo si blocca e nel quarto set Piacenza prende il largo senza faticare. Con un 30% in attacco, contro l’87% di Piacenza, e con zero muri contro i 7 degli avversari, i cuneesi si arrendono 15-25, in 20 minuti di gioco. Così, dal possibile 3-0 i cuneesi si ritrovano sul 2-2 pari. Tie-break combattuto punto a punto, con le due formazioni che si alternano a condurre, ma non riescono mai a prendere più di una lunghezza di vantaggio, fino alla fine. Chiude Piacenza, con Samuele Papi, 15-17. Alla fine la tribuna stampa premia MVP del match Hristo Zlatanov (34 punti per lui), che dedica questa vittoria, con le lacrime agli occhi, a Vigor Bovolenta: “anche se è una goccia nel mare” dice.
Camillo Placì (allenatore Bre Banca Lannutti Cuneo): “Non siamo stati lucidi quando contava farlo e con squadre esperte e in forma come questa certi errori si pagano. Abbiamo avuto la chance di chiudere la partita nel 3° set, per 3-0, e non siamo stati in grado di farlo, poi abbiamo pagato questa nostra debolezza. Abbiamo giocato per vincere, così come lo hanno fatto loro, ma Piacenza ha giocato molto bene nella seconda parte della partita, quella che contava di più. Hanno fatto meglio ed hanno chiuso loro, noi la nostra chance l’abbiamo avuta e persa”.
Vladimir Nikolov (Copra Elior Piacenza): “Per me è stata una grandissima emozione e si è visto, perché la mia prestazione nel primo set non è stata all’altezza. Ho avuto bisogno di mezzore per riprendermi dall’emozione: questo significa che Cuneo e i tifosi hanno apprezzato quello che ho fatto in questi tre anni. Credo che la chiave della partita sia stata che dal terzo set in poi siamo riusciti a tenere sotto controllo la loro battuta e quindi il cambio palla è stato più fluido e abbiamo fatto più muri”.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA - CASA MODENA 2-3 (25-27, 19-25, 25-21, 25-23, 13-15) - TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Falasca 11, Coscione 4, Serafini, Cernic 16, Diaz 19, Grassano, Rak 12, Klapwijk 8, Barone 7, Fanuli (L), Nikolov 3. Non entrati Mignolo, Banderò. All. Blengini. CASA MODENA: Manià (L), Sala 14, Kadziewicz 11, Dennis 21, Carletti 1, Bellei 3, Esko 2, Martino 7, Casoli 2, Anderson 24. Non entrati Catellani. All. Bagnoli. ARBITRI: Caltabiano, Rapisarda. NOTE - Spettatori 1200, incasso 2400, durata set: 30', 27', 28', 31', 17'; tot: 133'.
Nel giorno più triste della storia recente della pallavolo italiana, Tonno Callipo Vibo e Casa Modena danno vita ad una gara entusiasmante, combattuta in ognuno dei cinque parziali, davanti a un pubblico generoso che spinge i giallorossi alla rimonta di due set non prima di aver regalato il giusto tributo al grande Vigor Bovolenta, con lo stesso Presidente Pippo Callipo che, microfono in mano, ricorda il grande campione.
Bagnoli mette in campo Esko, Dennis, Sala, Kadzievic, Martino, Anderson, Manìa libero. Blengini risponde con Coscione-Klapwijk, Rak-Barone, Diaz-Cernic e Fanuli libero. Si mostra da subito reattiva la Tonno Callipo con Rak molto efficace a muro, ma gli ospiti non si perdono d’animo e lottano punto a punto portandosi sul +1 con Anderson al secondo time-out tecnico. Klapwijk trova la prima palla set per Vibo ma Dennis la annulla e Modena ribalta la situazione grazie all’ace di Anderson e a Dennis che chiude il set. Cernic apre le danze nel secondo parziale siglando il 3-0 per Vibo. Modena non demorde e si mette davanti al 13-16. Blengini cambia la diagonale palleggiatore-opposto, inserendo Serafini e Falasca, ma è sempre Modena a trovare i punti decisivi e a chiudere i conti sul 19-25. Parte bene anche nel terzo set la Callipo, con Rak maestoso a muro, e con un break di 6 punti si porta sull’8-4 grazie all’ace di Diaz. Sempre davanti Vibo al secondo riposo tecnico 16-13, trova in Falasca l’arma in più. È lui che sigla il punto del 24-21 e quello successivo regalando a Vibo il set. La Callipo crede nel pareggio e spinge in apertura con Coscione che realizza l’ace dell’8-5. Poi Modena si rifà sotto e si porta sul +2. Ancora avanti Modena con Dennis (17-20) ma Diaz guida alla rimonta Vibo con il palazzetto che s’infiamma e il pareggio che arriva sul 23-23 grazie al tocco in difesa di Modena. L’ace di Rak vale la palla del set e il muro vincente di Vibo chiude i giochi e manda le due squadre al tie-break. Rak ancora a muro (saranno 7 alla fine) regala il primo break (4-2) alla Callipo che Diaz trascina all’8-4. Sala prima accorcia, poi Dennis pareggia i conti grazie ad un turno di battuta favorevole e il tocco out del muro di Vibo vale il match point per Modena che chiude con Anderson, MVP del match.
Manuel Coscione (Tonno Callipo Vibo Valentia): “Abbiamo giocato un ottimo primo set, poi nel secondo abbiamo subito il loro gioco e in seguito abbiamo avuto una bella reazione d’orgoglio giocando una buona pallavolo. Siamo saliti molto di livello, abbiamo fatto una buona gara che alla fine è stata decisa da un paio di episodi e grazie ad una battuta potentissima di Dennis impossibile da ricevere”.
Matteo Martino (Casa Modena): “Vibo ha confermato di essere una grande squadra e per noi non è stato sicuramente facile giocare qui. Siamo stati bravi a mettere la partita nella direzione giusta poi loro, sul 2-0, sono stati altrettanto bravi a rimontarci e per noi le cose si sono complicate. Merito a noi averla spuntata ma anche a loro che si sono meritati un punto”.
MARMI LANZA VERONA - ITAS DIATEC TRENTINO 1-3 (14-25, 25-21, 18-25, 23-25) - MARMI LANZA VERONA: Popp 4, Kosmina, Ter Horst 5, Calderan, Meoni 1, Smerilli (L), Patriarca 8, Zingel 11, Casarin 1, Kromm 15, Gasparini 19. Non entrati Postiglioni. All. Bagnoli. ITAS DIATEC TRENTINO: Birarelli 5, Della Lunga, Juantorena 18, Zygadlo 1, Lanza 8, Sokolov 1, Djuric 9, Colaci (L), Stokr 27, Bari (L), Burgsthaler 1. Non entrati Kaziyski, Vieira De Oliveira, Brinkman. All. Stoytchev. ARBITRI: Balboni, Vagni. NOTE - Spettatori 3900, durata set: 23', 27', 25', 30'; tot: 105'.
Il derby dell’Adige vinto dalla capolista Itas Diatec Trentino per 3-1 inizia con un lunghissimo minuto di silenzio, con i giocatori immobili in campo e i quattromila tifosi in piedi per ricordare l’amico Vigor Bovolenta, il centrale ex azzurro che a soli 37 anni lascia la moglie Federica e quattro figli. Il minuto di silenzio ha idealmente abbracciato Vigor insieme alla memoria di Roberto Rondoni, di Carlo Facchettin e del militare ucciso in Afghanistan.
La Marmi Lanza si presenta al PalaOlimpia per l’ultimo match di Regular Season con i tifosi che non sono voluti mancare all’appuntamento del derby dell’Adige con l’Itas Diatec Trentino, tanti anche i tifosi ospiti che hanno reso ancora più spettacolare la sfida gialloblù.
Bagnoli ha schierato Meoni-Gasparini, al centro Zingel e Patriarca, schiacciatori Popp e Kromm, libero Smerilli; Stoytchev ha scelto Zygadlo-Stokr, al centro Djuric-Burgsthaler, schiacciatori Juantorena-Lanza, libero Bari.
L’Itas Diatec Trentino si impone per 3-1 contro una Marmi Lanza Verona che cerca con i denti i punti per la salvezza, che non arrivano però in questo match, nonostante l’illusione della vittoria del secondo parziale ed essere stata avanti nel quarto parziale 21-18, Stokr tiene sempre alto il gioco della squadra è lui l’MVP del match, miglior realizzatore con 27 punti, 4 ace e un muro. Buona la prova di Verona con 10 muri, 5 ace e il 52 per cento di positività in attacco, peccato non basti per conquistare oggi la salvezza.
Nel primo set Juantorena mura Popp per il vantaggio al primo tempo tecnico (4-8), Kromm ci prova sull’8-12 ma è ancora la formazione ospite a guidare il gioco: muro di Djuric su Zingel (8-14) e con l’ace di Stokr (9-16), Popp da posto due sigla l’11-19, Lanza passa dal muro (14-23). Il pallonetto out di Kromm consegna il parziale ai trentini (14-25).
Gasparini apre il secondo set con l’ace del 2-0, Patriarca dal centro chiude il 5-3, il set è un crescendo di emozioni con i gialloblù di Verona che riescono a mostrare continuità, Kromm e Patriarca fermano Juantorena e il muro di Zingel si fa invalicabile per Burgsthaler (9-6), Kromm mantiene le distanza 16-13, lo imita Zingel (18-14). Alla pipe di Juantorena risponde ancora Popp (24-19), l’out al servizio di Djuric vale il 25-21.
Nel terzo set Gasparini apre con l’ace (1-0) poi l’Itas Diat
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