LUBE-BELCHATOW, LE DICHIARAZIONI NEL DOPO GARA
ALBERTO GIULIANI: "Bisogna riconoscere che nei fondamentali di battuta e di attacco i polacchi sono stati superiori. Il primo set poteva cambiare l'esito della partita, cinque errori arbitrali in una partita del genere non si devono fare, poi però abbiamo giocato come se ci avessero rubato la marmellata. Siamo stati sicuramente meno aggressivi, si è vista la minore esperienza in alcuni ruoli chiave per questi livelli e anche una condizione approssimativa per Kovar, come è normale che sia: insomma sono venuti a galla tutti i nostri difetti di questo momento. Il Belchatow ha continuato a giocare nel terzo set su quel livello, i nostri attaccanti invece sono scesi e il divario è aumentato. Bisogna inoltre riconoscere che in attacco e cambio palla i nostri avversari sono stati quasi perfetti: ripeto, il primo set poteva cambiare la partita, non pensate che i distacchi siano quelli visti nel terzo set. Ora ci attende la gara di ritorno, quando abbiamo passato il turno negli anni scorsi nei Playoffs di Champions League lo abbiamo fatto soltanto dopo aver perso la prima gara, le altre volte in cui abbiamo vinto il primo match, invece, non siamo passati: credo che sia una motivazione sufficiente per giovedì prossimo, e anche un input per staff medico e tecnico per sfruttare bene questi giorni che ci separano dalla partita e fare il possibile per incollare i pezzi".
MARKO PODRASCANIN: "Prima di tutti complimenti al Belchatow, ha fatto una grande prestazione e ha meritato la vittoria. Il primo set poteva essere decisivo, l'abbiamo perso e con la testa siamo rimasti fuori dalla partita nei parziali successivo. Dovevamo fare qualcosa in più con la battuta contro un avversario molto forte, ma stasera il nostro servizio non ha funzionato e i loro attaccanti hanno avuto percentuali alte di attacco: questa è la chiave della vittoria dei polacchi. Abbiamo provato nel secondo set a giocare punto a punto ma, come ho detto prima, se la battuta non va è difficile giocare contro una squadra che fa girare la palla molto veloce come il Belchatow. Ora dobbiamo pensare positivo: peggio di stasera non possiamo giocare, giovedì prossimo scenderemo in campo di fronte a 13 mila polacchi e ci proveremo. E pensiamo anche a vincere il match di campionato contro Milano in programma domenica al PalaCivitanova, poi partiremo per la Polonia".
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